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Il carisma di Anna Achmatova, ospite speciale del San Domenico Palace

 
March 8, 2023,
Taormina, Italy

In occasione della Giornata Internazionale della Donna il San Domenico Palace, A Four Seasons Hotel celebra Anna Achmatova. Considerata da molti come la moderna Saffo, è stata ospite presso il San Domenico Palace durante un suo viaggio singolare. Resta nella memoria per aver avuto il coraggio di affrontare temi scomodi nella sua epoca alternando toni passionali e amorevoli ad aspri e taglienti. Fu promotrice della ricerca del vero attraverso tutte le sue sfaccettature.

Anna Gorenko, nata nel 1889, aveva mutato il suo cognome in onore ad Achmat, l’ultimo Gran Khan dell’Impero tartaro. Viveva sotto il duro regime Sovietico che non permetteva a nessun intellettuale di lasciare il paese, eppure, nel 1964 le fu permesso di andare a Taormina per ritirare il premio “Etna Taormina”. Tra i chiostri del nostro hotel, Anna venne accolta da Salvatore Quasimodo e una folla di intellettuali, procedendo con aria fiera pur sapendo di essere un personaggio provocante per molti nel suo paese, considerata persino “controrivoluzionaria”. La poesia era per lei forma di libertà, forza e opposizione contro un regime che l’aveva oppressa in prima persona subendo ingiustizie quali l’esecuzione del suo primo marito dalla polizia segreta sovietica e dalla prigionia del Gulag di suo figlio e del suo secondo marito.

Al dolore non rispondeva con il silenzio, mai, e non perdendo di vista la forza delle donne scrisse dei bellissimi versi citando altri due personaggi femminili della letteratura italiana:

Epigramma

Poteva Beatrice creare come Dante,

o Laura cantare il fuoco dell'amore?

Io ho insegnato alle donne a parlare...

mio Dio, ma come obbligarle a tacere?

Se da un lato i sostenitori del regime la censurarono, dall’altra parte la gente studiava a memoria le sue poesie, le riscriveva, le faceva imparare agli amici e poi bruciava gli appunti.

Dalla corporatura alta e slanciata, Anna è rappresentata tramite le foto in bianco e nero con occhi profondi e malinconici incorniciati da una corta frangetta che accarezza la fronte, ma c’è chi l’ha elogiata in maniera più sinuosa, come Amedeo Modigliani in uno dei suoi ritratti. Eppure per una volta è bello parlare di bellezza femminile in termini di talento e non di estetica.

La sua aria austera e le sue parole profonde rimangono impresse nella memoria del San Domenico Palace, al suo arrivo annotò nel suo diario: «Io sono quasi in Africa, tutto è in fiore all’intorno, e riluce, olezza. Il mare è splendente. Questa sera in albergo, a Taormina, recital di poesia, domani la consegna del premio in un’atmosfera solenne».

Tra le mura del nostro ex monastero, nell’entusiasmo generale, il sipario si era aperto su quelle celebrazioni a cui parteciparono intellettuali da tutta Europa, da Pier Paolo Pasolini ad Ingeborg Bachmann, lanciando un segnale che ebbe ripercussioni profonde nell’Occidente in piena Guerra Fredda: in quegli stessi saloni, due mondi per la prima volta si erano incontrati e si erano tesi la mano.

Questo aneddoto non rimase solo nella storia, è andato oltre, diventando persino fonte di ispirazione per il nostro Bar Manager, Juri Romano, che le dedica un drink chiamato “aria di pace”. Il carisma di Anna viene onorato anche in un capitolo del “Carnet de Voyage”, libro del San Domenico Palace, che racconta l’intrigante storia dell’hotel e di Taormina. A corredare il capitolo, come in questo comunicato stampa, ammiriamo l’illustrazione dell’artista Luca de Salvia che la rappresenta con aria sognante.

Anna fu simbolo di donna emancipata, incapace di non amare, trasmettendo emozioni con sensualità e sensibilità.

Oggi vogliamo celebrare Anna e la sua poesia come mezzo per combattere l’opressione. Perchè forza oltre ad essere un sostantivo femminile, è donna.